Misurazioni Radon

Come difendersi dal Gas Radon

Il gas radon (Rn) è un gas inerte e radioattivo di origine naturale. È un prodotto del decadimento nucleare del radio all’interno della catena di decadimento dell’uranio.  Il radon è inodore, incolore e insapore, quindi non è percepibile dai nostri sensi, e se inalato, può essere molto pericoloso per la salute umana poiché le particelle alfa che lo contraddistinguono possono danneggiare il Dna delle cellule e causare l’insorgere di patologie tumorali, sopratutto in soggetti a rischio come i fumatori.

Scadenze fissate dalla Legge regionale 8 luglio 2019, n. 13.

16/07/2019

Entrata in vigore Legge regionale 8 luglio 2019, n. 13

16/10/2019

Termine ultimo per avviare le Misurazioni Radon

16/01/2021

Termine ultimo per inviare i risultati delle analisi a Comune e Arpac

Gas Radon: dove si trova

Il gas radon è presente in tutta la crosta terrestre. Si trova nel terreno e nelle rocce, in quantità variabile. Il suolo è la principale sorgente del radon che arriva in casa. I materiali edili che derivano da rocce vulcaniche (come il tufo ), estratti da cave o derivanti da lavorazioni dei terreni, sono ulteriori sorgenti di radon. All’aperto la concentrazione di radon non raggiunge mai livelli elevati ma, nei luoghi chiusi (case, uffici, scuole ) può arrivare a valori che comportano un rischio rilevante per la salute dell’uomo, specie per i fumatori.

Come è facile immaginare, per la maggior parte delle persone, la principale esposizione al gas radon avviene in casa, nelle abitazioni, nei luoghi di lavoro e nelle scuole, con una particolare concentrazione nelle cantine e ai piani bassi.

Il gas migra dal suolo (o dai materiali da costruzione come il Tufo) e penetra all’interno degli edifici attraverso le fessure,  gli attacchi delle pareti al pavimento, i passaggi dei vari impianti (elettrico, termico, idraulico).

Misurazioni Radon

Gas Radon: in Campania misurazioni obbligatorie attività commerciali

E’ stata pubblicata sul Bollettino Regionale della Campania numero 40 del 16 luglio 2019 la Legge Regione Campania numero 13-2019, “Norme in materia di riduzione dalle esposizioni alla radioattività naturale derivante dal gas radon in ambiente confinato chiuso”.

Chi esercita attività aperte al pubblico deve provvedere, entro e non oltre novanta giorni dalla data di entrata in vigore (16/07/2019), ad avviare le misurazioni sul livello di concentrazione di attività del gas radon da svolgere su base annuale mediante due integrazioni semestrali (primavera-estate e autunno-inverno) ovvero in più misure la cui somma sia pari ad un anno e a trasmettere gli esiti entro un mese dalla conclusione del rilevamento al Comune interessato e ad ARPA Campania della ASL di riferimento.

In caso di mancata trasmissione delle misurazioni entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Comune provvede a intimare con ordinanza la trasmissione delle misurazioni svolte, concedendo un termine non superiore a trenta giorni, la cui eventuale e infruttuosa scadenza comporta la sospensione per dettato di legge della certificazione di agibilità.

Quando e come misurare il Radon

Costruzioni nuove

Entro e non oltre sei mesi dal deposito della segnalazione certificata presentata ai fini della agibilità devono essere avviate su ogni locale della nuova costruzione le misurazioni del livello di concentrazione, con le modalità previste

Il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon in ambiente chiuso, e in tutti i locali dell’immobile interessato, non può superare la media annua di 200 Becquerel per metro cubo (Bq/m3), misurato con strumentazione passiva e attiva.

Costruzioni esistenti

Gli esercenti attività aperte al pubblico, provvedono, entro e non oltre novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, ad avviare le misurazioni sul livello di concentrazione di attività del gas radon da svolgere su base annuale suddivisa in due distinti semestri (primavera-estate e autunno-inverno):

  1. per gli edifici strategici di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture 14 gennaio 2008, n. 29581 (Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni) e destinati all’istruzione, compresi gli asili nido e le scuole materne, il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon in ambiente chiuso, e in tutti i locali dell’immobile interessato, non può superare i 300 Bq/m3, misurato con strumentazione passiva e attiva;
  2. per gli interrati, seminterrati e locali a piano terra degli edifici diversi da quelli di cui alla lettera a) e aperti al pubblico, con esclusione dei residenziali e dei vani tecnici isolati al servizio di impianti a rete, il livello limite di riferimento per concentrazione di attività di gas radon in ambiente chiuso non può superare 300 Bq/m3, misurato con strumentazione passiva.

In Sintesi

  • La misura del gas Radon deve essere effettuata con dosimetri passivi a tracce nucleari.
  • La misura deve iniziare entro il 16/10/2019.
  • Bisogna elaborare un piano di campionamento che stabilisca quanti punti di misura sono descrittivi dei locali e dove posizionarli.
  • Per ogni punto di misura deve essere impiegato 1 dosimetro, nel periodo autunnale-invernale, per un tempo di stazionamento di 6 mesi ed 1 altro dosimetro, nel periodo primaverile-estivo, per altri 6 mesi.
  • I dosimetri vanno analizzati da un laboratorio specializzato.
  • I risultati dei due semestri vanno ponderati e vanno confrontati con il limite di 300 Bq/mc.
  • I risultati della misura annuale, unitamente ad una relazione descrittiva, vanno inviati al Comune e all’ARPAC entro il 16/01/2021.
  • In caso di mancato invio il Comune sospenderà l’Agibilità dei locali.

I Nostri Servizi

Soluzione nr.1

  1. Primo posizionamento dei dispositivi di campionamento passivo;
  2. A sei mesi ritiro dei dispositivi del primo semestre e posizionamento dei dispositivi del secondo semestre;
  3. A un anno ritiro dei dispositivi del secondo semestre;
  4. Analisi dell’elemento sensibile eseguita in laboratorio accreditato ACCREDIA UNI CEI EN ISO/IEC 17025;
  5. Invio del rapporto di misura e della *relazione tecnica finale (*se prevista dall’offerta) ai sensi di legge (per luoghi di lavoro e per durata annuale).

Soluzione nr.2

  1. Consegna dei dispositivi di campionamento passivo;
  2. A un anno ritiro dei dispositivi a cura del committente;
  3. Analisi dell’elemento sensibile eseguita in laboratorio accreditato ACCREDIA UNI CEI EN ISO/IEC 17025;
  4. Invio del rapporto di misura e della *relazione tecnica finale (*se prevista dall’offerta) ai sensi di legge (per luoghi di lavoro e per durata annuale).